Il presidente iraniano Raisi è andato in Cina per rafforzare con Xi Jinping l’alleanza in chiave anti-occidentale.
Una visita di tre giorni a Pechino per il presidente iraniano Raisi per la prima visita in Cina da quando è in carica. Una missione che mira a rafforzare l’asse con il gigante asiatico contro gli Usa e l’Occidente e ammorbidire l’impatto delle sanzioni sulla Repubblica islamica poste dai governi occidentali. L’accoglienza a Pechino di Xi Jinping è stata regale, con tappeto rosso e delegazione di personalità di spicco ad accompagnare il presidente iraniano.
XI Jinping ha dichiarato che la “Cina sostiene l’Iran nella salvaguardia della sovranità nazionale e nella resistenza all’unilateralismo”. Iran e Cina sono due paesi “amici in situazioni difficili” dice Xi sottolineando l’opposizione di Pechino “alle forze esterne che interferiscono negli affari interni dell’Iran e che minano la sicurezza e la stabilità dell’Iran”, promettendo di “lavorare insieme su questioni che coinvolgono i rispettivi interessi fondamentali”, senza fornire ulteriori dettagli.
Memorandum sulla cooperazione e stabilizzazione del Medio Oriente
Nel corso del vertice tra i due paesi sono stati firmati 20 memorandum di cooperazione bilaterale. Il sostegno della Cina nei confronti dell’Iran non è nuovo, più volte Pechino aveva ribadito la vicinanza alla repubblica islamica contro le interferenze straniere a salvaguardia della sua “sovranità e integrità territoriale, oltreché della dignità nazionale”. La Cina difende l’Iran sia per la questione del nucleare che per quanto riguarda le proteste anti-governative nel paese.
Gli accordi riguardano soprattutto scambi economici e commerciali essendo la Cina il primo partner dell’Iran ma i memorandum riguardo anche altri aspetti dalla tecnologia all’ambiente. Pechino non teme che rafforzare i rapporti con la repubblica islamica possano minare i rapporti con gli Usa perché, come ha sottolineato, mirano a stabilizzare il Medio Oriente. Ma l’obiettivo nascosto è un piano che il gigante asiatico sta portando avanti in tutti i paesi asiatici per sostituirsi al dominio statunitense e occidentale.